La risposta di Giorgio Ciofini alla lettera aperta del Presidente Manzo
Presidente finalmente.
Il Suo intervento è importante, le sue parole sono da condividere. Le chiedo scusa per le offese, a nome di una gran parte della Città che allo stadio non ha voce che, magari non frequenta più, perché non gli piace il "clima" dei tempi, ma continua a seguire l'Arezzo con orgoglio e passione.
Le ricordo però che le promesse vanno mantenute e che, alle parole, devono seguire i fatti. Non parlo solo e tanto di quelli provocati da un pallone, che ruzzola e che non si può governare a piacimento, ma anche su questo occorre "strambare".
Questa, Presidente, è una Città e non è (con tutto il rispetto) la Lupa Roma, o la Florida. Dunque c'è bisogno di attuare le promesse e cito per tutte il Centro Sportivo delle Caselle e lo Stadio Città di Arezzo.
Purtroppo, come sa, i risultati del campo improntano tutto (o quasi) e due stagioni sventurate pesano, anche sulla Vostra credibilità.
Ritengo la sua lettera aperta una novità molto importante, per cominciare un dialogo con la città, che non c'è stato e non solo per colpa Vostra. In effetti anche le Istituzioni cittadine, anche la Città' dell'imprenditoria non sono state meno assenti e silenti, tanto che mi sono arrogato il diritto di rispondere alla Sua, a nome di quella parte della città che non ha voce, ma è la più numerosa e ne rappresenta al meglio la storia, la sportività e la civiltà.
Buon lavoro Presidente