L' Editoriale di Giorgio Ciofini per ricordare l' amico Mauro Pasqualini
Ciao Mauro, la terra d'Arezzo piange per te.
Caro Mauro, spero che tu mi senta di lassu'. Mi mancheranno tanto i tuoi baffi, sotto i quali nascondevi un sorriso sincero e parole non dette. Non e' stata facile la vita per te, dopo gli anni belli della gioventu'. Era il 1069, quando arrivasti qui dietro al pallone e ti ho incontrato, io sugli spalti, tu a dribblare anche la bandierina del corner. E ci siamo intesi subito, anche senza presentazioni. All'epoca avevo 18 anni e la professione vera era di la' da venire. Gia' il tuo modo di giocare dimostrava il grande amore per la vita, che avevi innato, la tua generosita'. Volevi far divertire gli altri (avversari a parte). Hai coltivato poi questa tua passione, tra noi nella Valdichiana, che hai scelto per vivere. Era destino che ci incontrassimo. Ora che ci hai lasciato, troppo presto, mi auguro che la tua generosità contagiosa, che la tua voglia di vivere, il tuo coraggio di divertire e di aiutare gli altri, nonostante tutto, resti tra noi. E' la tua eredita', il tuo grande regalo per chi ti ha conosciuto e ora ti piange in terra d'Arezzo. Ci mancherai, mi mancherai tanto, Mauro.