L' Editoriale di Giorgio Ciofini:”la Nave amaranto nella tempesta”.
Che fare? La storica domanda si pone fatidica, alla svolta del Campionato. A lei si affianca un vecchio proverbio, più che mai attuale: "sbagliando s'impara". Evidentemente il detto, dalle parti di via Gramsci, non funziona. Anzi succede proprio il contrario. Così è capitato da Muzzi a De Vito, così l'Arezzo s'è ritrovato dalla padella nella brace. Tant'è che la campagna di Luglio, é stata azzerata. I dieci partenti e la dozzina di arrivi, certificano matematicamente, che il signor De Vito non ne ha azzeccata una. Esattamente come Muzzi senior l'anno scorso. Oggi l''obbiettivo d'annata. mancato già a mezza strada, impone di rispondere in diretta alla domanda: E ora? Una cosa è sicura. E' l'ora, (passata),
Signori della Società, che prendiate finalmente la lezione dei fatti, che imparate qualcosa dagli errori (eufemismo) del passato e del presente. Se, come sostenete, non volete abbandonare la nave, almeno fino a quando non avrete riportato l'Arezzo, dove avete promesso. Nobile intento, a cui però occorre far seguire i fatti. Il tempo delle promesse è scaduto. Occorre finalmente dare ad una piazza arrabbiata (altro eufemismo) un forte segnale d'un cambio di rotta. Anzi d'una strambata. Ora che, al governo della nave nella tempesta, ci vorrebbe un Ulisse, avete lasciato Tromboni da solo? Non c'è stato dietro, ancora una volta, Roberto Muzzi?
Signori della Società, vi pare il caso? Già , oggi che se n'è andato Muzzi (già è un indizio)...affiancare Tromboni con un Direttore Generale navigato e capace, sarebbe un segnale importante di svolta e un modo di aiutare il giovane d'oggi e la Nave amaranto nella tempesta.