L' Editoriale di Giorgio Ciofini : il mio tifo per i colori amaranto
Tifo Arezzo da 60 anni e passa e penso che nessuno mi possa insegnare a tifare Arezzo. Sarei un gufo (che poi è un animale simpaticissimo) per questo? In ogni caso meglio che pecora, un’ utile quadrupede, che purtroppo ha invaso il mondo del calcio e della “pollitika“ calcistica, credendosi aquila. Insomma basta con questo bestiario di pecore e gufi ad occhi chiusi che ci fa finire nei dirupi. Del resto così è accaduto anche un’ anno fà, con Manzo scambiato per lupo. Ma non fraintendetemi . Evviva la Minghelli, che rappresenta fieramente il popolo amaranto, che non ha bisogno di pastori e porta il nome di Lauro, ma anche evviva la critica costruttiva e il dissenso, che sono il sale del calcio e che fanno solo bene alla squadra per cui tifiamo tutti. Pecore e lupi, agnelli e gufi, ognuno a suo modo, seconda la sua natura e la sua intelligenza. Infine chi paga il biglietto, ha diritto a contestare. La buona fede è l’unico discrimine. Nel dissenso sempre e solo forza Arezzo.