Ciao indimenticabile Romolo, di Giorgio Ciofini
Questa mattina ci ha lasciato Romolo, del Bar Juventus a 82 anni. Landini, il cognome, per lui è sempre stato un orpello inutile. Bastava Romolo e tutti sapevano di chi si trattava. Era di Quarata, ma il Bar Juventus di Corso Italia, era il suo regno. Da Romolo si ritrovavano Juventini e anti e, tutti i giorni che Dio metteva in terra, erano discussioni esilaranti h12 e 24 perché, quando vinceva la sua Juve, teneva il bar aperto tutta la notte.
Romolo non era solo un tifoso. Era la Juventus in terra d' Arezzo, intimo di tutti i dirigenti, da Gianni Agnelli in giù e dei giocatori a strisce bianco nere. Con lui se n'è andata, insomma, un bel pezzo di juventinita' in terra d'Arezzo e un grande amico del tempo che fu.
Per questo, oggi, è un giorno triste anche per chi, come me, non fa il tifo per la Vecchia Signora. Tanto era il suo cuore bianconero, che mi vien da pensare non abbia retto alle ultime vicende dell'Amata, o abbia preferito andarsene, per aiutarla di lassù.
Rip, caro Romolo, da un tuo vecchio anti e grazie delle tante ore passate amabilmente insieme, nel tuo storico Bar, a parlare di calcio a strisce e varia umanità. .