A Tu x Tu con Coach Angiolini al microfono di Camilla Trillò
L’head coach gialloblu traccia un bilancio della prima parte di stagione e getta lo sguardo sui prossimi impegni dopo la sosta natalizia.
Campionato, coppa, infortuni ma anche nuovi arrivi e giovani in rampa di lancio. E su tutto una grande, solidissima certezza: il gruppo. A quattro mesi dal raduno che ha inaugurato la stagione 2022/2023, la parola passa di diritto a coach Walter Angiolini, condottiero di un’Abc Solettificio Manetti che, dopo le prime 13 giornate di campionato, vanta un ruolino di marcia di 11 vittorie e 2 sconfitte, alle quali si aggiunge l’imbattibilità in Coppa Toscana. Un totale di 15 risultati utili nei 17 impegni ufficiali giocati fino ad oggi, che valgono il primo posto attuale in compagnia di Cecina e la Final Four di Coppa Toscana in programma il 3 e 4 gennaio.
All’esordio sulla panchina gialloblu, ti aspettavi un inizio di stagione così complesso ma anche ricco di soddisfazioni?
“E’ stato un avvio molto particolare. Sapevamo di essere una squadra competitiva ma alla luce dei tanti infortuni che si sono accavallati nell’arco dei mesi, e che di fatto non ci hanno mai permesso di scendere in campo al completo, siamo andati oltre le aspettative. E questo deve essere motivo di grande orgoglio e rappresentare allo stesso tempo una fortissima motivazione per ripartire proprio da qui. Altro elemento di cui andare fieri – prosegue – è aver lanciato i nostri giovani: sette ragazzi, tra 2006 e 2007, hanno avuto spazio nell’arco di questi primi quattro mesi, alcuni anche con minutaggi e rendimenti importanti come hanno dimostrato, ad esempio, l’ultima partita con Arezzo o il quarto di finale di Coppa contro Quarrata. E questa è una vittoria nella vittoria”.
Qual’è, dunque, il vero punto di forza di questa squadra?
“Indubbiamente il gruppo. Nonostante buona parte della squadra fosse già consolidata, questo è stato una sorta di anno zero con tante incognite. Un nuovo staff, pochi ma mirati innesti inseriti all’interno di un gruppo ormai collaudato. E devo dire che tutti i pezzi del puzzle si sono incastrati perfettamente andando a creare un’alchimia di squadra che oggi rappresenta la nostra forza più grande. Un gruppo così unito, sia dentro che fuori dal campo, che ogni giorno si allena con questa intensità, è un valore aggiunto. E proprio da qui dobbiamo ripartire”.
Tornando agli infortuni, due forfait pesanti come quelli di Corbinelli e Geromin hanno convinto la società a tornare sul mercato: Gianni Cantagalli è l’innesto che mancava?
“Gianni è un giocatore di qualità, la cui esperienza sarà fondamentale per coprire il vuoto lasciato da due giocatori importanti come Giovanni e Matteo. Il tassello che mancava per completare il reparto esterni e che si sta integrando perfettamente con il gruppo. Il suo contributo sarà fondamentale”.
Prossimi impegni: martedì 3 semifinale di Coppa, domenica 8 penultima giornata del girone di andata. Come si prospettano?
“Gli accoppiamenti della Final Four di Coppa metteranno di fronte, in semifinale, le prime due della classe. Con Cecina sarà uno scontro diretto: il valore dell’avversario lo conosciamo tutti, ma è certo che faremo di tutto per provare a raggiungere la finale. Poi il calendario non sarà il massimo, visto che torneremo subito in campo la domenica con Valdisieve. Come ha dimostrato questa prima parte, non ci sono partite semplici: ogni gara è una battaglia, e lo saranno anche quelle con Cecina e Valdisieve, così come le successive. L’auspicio, ovviamente, è quello di poter condurre una seconda parte più tranquilla dal punto di vista dell’infermeria”.
Infine, a nome della squadra, lanciamo un appello al pubblico castellano.
“Innanzitutto ci tengo a ringraziare tutti coloro che, di domenica in domenica, sono presenti al PalaBetti e ci seguono con grande attaccamento. Dall’altra parte auspico una sempre maggior presenza sugli spalti di ragazzi, tifosi, famiglie e appassionati: da livornese, e soprattutto da ex giocatore, so bene quanto il fattore campo sia importante. E questi ragazzi si meritano tutto il sostegno ed il calore che una piazza storica come Castelfiorentino può e sa dare”.