Cuore e grinta: Federico Viviani, un allenatore d'eccezione

Oltre il campo: Federico Viviani trasmette la sua passione ai giovani talenti

Arezzo - C’è un cuore che batte all’unisono con il pallone, un’anima che trasuda passione e dedizione. È quella di Federico Viviani, ex calciatore professionista, oggi allenatore degli Under 13 della scuola calcio dell' Olmoponte Santa Firmina. 

Una carriera da calciatore costellata di oltre 300 presenze tra Serie D, C e B, ha forgiato in Viviani un combattente tenace, un difensore centrale capace di fronteggiare i più forti attaccanti degli anni 2000. Ma è appesa la maglia, da circa un decennio, che il vero viaggio è iniziato.

Trasmettere, non solo insegnare. Viviani non si limita a insegnare i fondamentali del calcio ai suoi giovani allievi. Il suo obiettivo è più ambizioso: vuole trasmettere i valori dello sport, la passione per la competizione sana, il rispetto per l’avversario e l’importanza del gioco di squadra. E lo fa con la stessa grinta e determinazione che lo contraddistinguevano da calciatore.

Un metodo vincente. La sua metodologia si basa su un approccio pratico e coinvolgente. La palla è la protagonista assoluta di ogni allenamento, gli esercizi sono studiati per affinare la tecnica individuale e collettiva, e le partitelle tematiche sono il momento più atteso dai ragazzi. Perché Viviani sa che il divertimento è fondamentale per la crescita di un giovane calciatore.

Un modello da seguire. I ragazzi dell’Olmo Ponte Santa Firmina lo ammirano e lo seguono con entusiasmo. In lui vedono un esempio da imitare, un punto di riferimento sicuro. E non solo per le sue capacità tecniche, ma anche per i valori che rappresenta.

Il futuro del calcio. Con allenatori come Federico Viviani, il futuro del calcio Aretino è nelle mani giuste. Giovani appassionati, guidati da un professionista competente e umile, sono la linfa vitale di questo sport. E siamo certi che molti di questi ragazzi, un giorno, potranno raccontare con orgoglio di aver avuto come maestro un campione come Federico Viviani.