La radio, un cronista sportivo senza tempo
La radio, una voce storica dello sport: il convegno di Arezzo celebra 100 anni di passione
Arezzo si prepara ad ospitare un evento di grande rilevanza dedicato alla storia della radio e al suo legame indissolubile con il mondo dello sport. Mercoledì 16 ottobre, l'Auditorium "Aldo Ducci" di via Ricasoli farà da cornice al convegno "La radiodiffusione nello sport", organizzato dal Panathlon Club di Arezzo in collaborazione con il Museo dei Mezzi di Comunicazione (MUMEC), sotto il patrocinio del Comune di Arezzo e del Coni toscano.
L'iniziativa, presentata dal presidente del Panathlon Club di Arezzo Mario Fruganti e dalla direttrice del MUMEC Valentina Casi, riunirà giornalisti, sportivi e appassionati per celebrare un secolo di radiocronache che hanno emozionato generazioni. "Sarà una giornata di rilievo", ha sottolineato Fruganti, ricordando come la radio abbia accompagnato gli italiani attraverso momenti sportivi indimenticabili, dal calcio al ciclismo, fino alle imprese olimpiche.
Un viaggio nel tempo
Prima del convegno, i partecipanti saranno invitati a visitare il MUMEC, un'immersione nel mondo delle comunicazioni che offrirà un'anteprima perfetta all'argomento della giornata. "È un piacere per noi questa sinergia con il Panathlon", ha commentato Valentina Casi, sottolineando l'importanza di unire le forze per valorizzare la storia e la cultura.
Il programma del convegno, ricco di interventi di esperti di alto livello, si aprirà alle 17.30 con i saluti istituzionali. Tra i relatori, spiccano nomi come Filippo Grassia, Giacomo Santini, Riccardo Cucchi e Sandro Bennucci, che porteranno il pubblico in un viaggio nel tempo, ripercorrendo le tappe fondamentali della radiocronaca sportiva e condividendo aneddoti e ricordi.
Un'eredità indelebile
L'assessore allo sport del Comune di Arezzo, Federico Scapecchi, e il delegato provinciale del Coni, Alberto Melis, hanno sottolineato l'importanza di un evento che celebra una parte fondamentale della storia dello sport italiano. Melis, in particolare, ha ricordato l'emozione provata dagli italiani ascoltando alla radio la vittoria di Gino Bartali al Tour de France del 1948, un momento storico che ha unito il Paese.
La radio, con la sua capacità di evocare immagini e sensazioni, è stata e continua a essere un mezzo di comunicazione potente e affascinante. Il convegno di Arezzo sarà un'occasione unica per riflettere sul suo ruolo nella storia dello sport e per rendere omaggio a tutti coloro che, con la loro voce, hanno contribuito a creare ricordi indimenticabili.