Buda illumina Levane, un GP Polverini da incorniciare

Sotto le stelle di Levane: una serata dedicata al ciclismo e celebrare Ezio Mannucci: Buda vince il GP Polverini
31.07.2024 11:37 di  Antonio Bruno   vedi letture
Fonte: Fausto Sarrini
Buda illumina Levane, un GP Polverini da incorniciare

Levane si è tinta d'azzurro, il colore della maglia del vincitore. Simone Buda, il giovane velocista della Solme Olmo, ha dominato il 14° GP Polverini, secondo memorial Ezio Mannucci, regalando al pubblico presente una volata emozionante e conquistando il suo quarto successo stagionale.

Una corsa che ha visto sfidarsi all'alba oltre 100 atleti, in un percorso che ha messo alla prova le loro gambe e la loro resistenza. Tre giri a largo raggio sotto il sole, seguiti da un circuito cittadino notturno, hanno reso la gara ancora più spettacolare.

"È stata una corsa dura, ma bellissima" ha commentato a caldo Simone Buda. "Sono felicissimo di questa vittoria, soprattutto perché dedicata alla memoria di Ezio Mannucci, una figura fondamentale per il ciclismo aretino".

E proprio la figura di Mannucci ha aleggiato su tutta la manifestazione. Il fondatore del GP Polverini, scomparso due anni fa, è stato ricordato con affetto dal figlio Osvaldo, da Francesco Ghiarè e da tutti coloro che lo hanno conosciuto. "Questo appuntamento è un modo per tenere vivo il suo ricordo e per celebrare la sua passione per il ciclismo" ha dichiarato Osvaldo Mannucci.

La presenza di Silvio Martinello, campione olimpico e mondiale su pista, ha aggiunto un tocco di prestigio alla manifestazione. Il campione veneto, che nel 1996 indossò la prima maglia rosa al Giro d'Italia, ha seguito con interesse la corsa e si è complimentato con i giovani atleti.

Un finale da cardiopalma

La volata finale è stata un vero e proprio spettacolo. Buda, con una progressione irresistibile, ha superato Francesco Della Lunga e Francesco De Felice, entrambi della Hopplà Petroli Firenze. Dietro di loro si sono classificati Crescioli, Bambagioni, Regnanti, Lorello e Viviani.

Una vittoria che consacra Simone Buda come uno dei velocisti più promettenti del panorama ciclistico italiano. Ma il vero vincitore di questa giornata è stato lo sport, capace di unire passione, memoria e spettacolo.