… con Kevin Ciubotaru difensore Nazionale Under 16 della Romania
Ciao Kevin, vedo che sei giovanissimo però immagino che hai avuto modo di fare dell' espereinze importanti e questo in che misura ti gratifica per quello che sono i tuoi sforzi i tuoi sacrifici i tuoi sogni.
Si grazie al calcio ho potuto vivere esperienze bellissime ma anche negative che però comunque mi hanno insegnato una lezione e poi io penso che mai si perde, o si vince o si impara. Per me questi non sono sacrifici e li faccio per passione perché comunque questo è il lavoro di un calciatore ed è più un sacrificio per la mia famiglia ma soprattutto mio padre che vorrei ringraziare per il sostengo che mi da e che mi ha fatto diventare quello che sono oggi.
Come nasce la voglia di conseguire un sogno importante come il tuo e perseguirlo lontano da casa.
Tutto è nato quando cominciai a capire quanta gioia il calcio ti puo portare perché io con un pallone davanti ai piedi posso esprimermi e far vedere alla gente chi sono quindi decisi di farlo diventare il mio lavoro e come ho detto prima faccio tutto per passione e non importa se sono lontano da casa o no.
Ultimamente, hai avuto modo di effetture dei test in settori giovanili importanti del calcio inglese, cosa ti porti dentro e cosa ti ha insegnato vivere anche se per qualche giorno queste realtà.
Facendo i test alle squadre importanti d'Inghilterra mi ha fatto imparare un nuovo stile di gioco che mi fa un giocatore più complesso giocando anche in Italia e in Austria. Da loro ho capito quanto sul serio prendono il calcio e quanta intensità ci sta nello stile loro e dalle strutture fantastiche si vede quanto sono interessati nel settore giovanile.
Naturalmente in questo momento i problemi più grossi sono quelli legati all'emergenza sanitaria e tu come ti sei organizzato per superare questo momento difficile e mantenere la tua condizione fisica.
Io adesso ho il mio programma di allenamento così quando si rientra in campo sarò pronto al 100% e quando si ha la voglia di allenarsi bastano anche due metri quadri.
Allo stesso tempo bisogna essere fiduciosi e quanto tutto questo sarà superato come pensi di programmare il tuo futuro di calciatore.
Il mio primo pensiero è di trovarmi una squadra dove posso crescere e di rientrare alla Nazionale visto che non mi hanno chiamato per le ultime due partite perché non ho avuto una squadra. Per concludere mi ricordo quando ho iniziato il calcio e sognavo di giocare nei grandi stadi d'Europa e lavorerò per il mio sogno.